domenica 14 marzo 2010

Attenzione alla dipendenza dal gioco d’azzardo

Ciao a tutti,

lo sapete che la raccolta di denaro in scommesse in Italia nel 2009 è stata di 54,4 miliardi, pari al 3,6 per cento del prodotto interno lordo(PIL)?
Quelli che giocano con una certa frequenza sono sedici milioni.

La voglia di giocare stimolata anche dalla crisi economica, l’illusione di avere subito a portata di mano la soluzione per cambiare la vita, sta contagiando un po’ tutti.
La cosa che ritengo molto seria è che la
febbre del gioco non risparmia più neanche i giovani. Il 40 per cento degli studenti delle scuole superiori dice di aver giocato almeno una volta nel corso del 2009, tra questi c’è anche mio figlio.

La cosa preoccupante e che tra i giovani cresce la voglia di poker, soprattutto on line; un
gioco d’azzardo che gli esperti ritengono altamente a rischio “gambling” perché consente vincite facili e sostanziose. Ma infligge altrettanto facili e pesanti perdite.
Il rischio “gambling” significa trasformare il divertimento in una vera è propria patologia.

Quando navigo su internet, vedo tantissimi siti che garantiscono guadagni facili, magari sono proprio i casinò a fare questi mini siti, per attirare con bonus e vincite che risultano una
colossale bufala. Fate molta attenzione.
Quando si entra nel tunnel delle scommesse e del gioco d’azzardo, è molto facile raggiungere la
dipendenza dal gioco e perdere tanti soldi, chiedendo prestiti su prestiti per tentare di coprire i debiti acquisiti.

Tra le
dipendenze credo fermamente che quella da gioco sia tra le più negative e distruttive.
Cerchiamo invece di acquisire tutte quelle
dipendenze positive, per esempio fare sport, ballare ecc.

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